Dopo la scomparsa di Gianni Filippini, decano dei giornalisti sardi, a pochi giorni di distanza, un nuovo lutto ha colpito la cultura sarda in questo triste inizio del 2023. Dopo un breve ricovero in ospedale si è spento l’8 gennaio Paolo Fadda. Aveva 92 anni. Cagliaritano doc, storico, saggista, editorialista dell’Unione Sarda fra i più apprezzati, è stato per decenni un lucido e appassionato analista dell’evoluzione della società sarda, autore di opere importanti soprattutto al riguardo della borghesia isolana a cavallo fra Ottocento e Novecento (imperdibili, in particolare, i suoi ritratti dedicati a famiglie storiche dell’imprenditoria come Zedda Piras e Pinna). Nel giornale lo ha ricordato il vicedirettore Massimo Crivelli che con Fadda aveva uno stretto legame di amicizia e reciproca stima, tanto da averlo scelto come una firma di prestigio per gli editoriali e i commenti riguardanti in particolari l’economia e la storia recente dell’Isola.
Il ricordo nel giorno dell’addio
“Fadda – scrive Crivelli tracciando un sintetico ritratto – si era interessato alla politica fin da giovanissimo, militando nella Democrazia Cristiana in quel gruppo, passato alla storia come “giovani turchi”, che tentò di svecchiare la politica più tradizionalista del partito. Personaggio poliedrico e attivissimo fino agli ultimi giorni, nella sua carriera Fadda ha ricoperto ruoli di primo piano in istituti di credito e finanziari regionali ma è stato anche, da giovane, imprenditore nel settore delle auto. Chiamato a collaborare con L’Unione Sarda da Fabio Maria Crivelli negli Anni Sessanta non ha mai abbandonato la sua attività giornalistica e si divertiva a raccontare che in principio aveva addirittura fatto il cronista sportivo, seguendo partite di basket. Protagonista in prima persona del Piano di Rinascita, nei suoi editoriali era piuttosto critico – ma mai irrispettoso – nei confronti dell’attuale classe politica, alla quale rimproverava una visione asfittica, troppo schiacciata sui piccoli interessi di bottega, incapace di recuperare quei valori dell’Autonomia che avevano consentito alla nostra Isola di affacciarsi, pur fra mille contraddizioni, alla modernità. E nei suoi scritti reclamava spesso la necessità di rinverdire lo Statuto per aggiornarlo alle mutate condizioni storiche. Paolo – conclude Crivelli – lascia un vuoto incolmabile tra i familiari, in particolare gli adorati nipoti, e fra i tanti amici che hanno avuto modo di apprezzarlo per la sua intelligenza e affabilità. Ma lascia anche un grande patrimonio di opere fondamentali per la storia socio-economica dell’Isola che non andrà perduto”.
In questo sito, dedicato alla storia del giornalismo in Sardegna, Fadda già trova ampio spazio in diversi titoli (si vedano i post sul giornale del Rotary Club o sulla biografia di Fabio Maria Crivelli) e la sua preziosa testimonianza ripresa in video nella fortunata serie di ritratti realizzati per Telecostasmeralda da Mario Cabasino (il link).
Ricca bibliografia
Dunque, Paolo Fadda è stato giornalista e saggista. Da oltre mezzo secolo è stato uno dei più attenti osservatori e narratori delle realtà socio-economiche della città e della Sardegna, rievocando la nascita della Cagliari dei borghesi, fino ai giorni d’oggi. Su questi argomenti, come sulla formazione d’una classe imprenditoriale locale, e sui cambiamenti sociali ed urbanistici del capoluogo, ha scritto diversi saggi e numerosi articoli apparsi sui più importanti quotidiani e periodici dell’Isola. In particolare sono stati pubblicati, i volumi che hanno raccontato fatti e gente della città (Sa Cittadi avolotara, borghesi, majolus poeti e palazzinari nella Cagliari di fine Ottocento, 1991), ed ancora le vicende storiche della Confindustria (nel 1995), della Camera di commercio di Cagliari (1997) e del sindacato operaio della Cisl (nel 2000). È stato anche autore dei volumi dedicati alla storia della Fiera Campionaria cagliaritana (nel 1998), del Porto (nel 2002) e dell’Aeroporto (nel 2003) della città.
Editi da Carlo Delfino di Sassari importanti volumi sui grandi imprenditori sardi tra Otto e Novecento: “L’uomo di Montevecchio – La vita pubblica e privata di Giovanni Antonio Sanna”, (2014); Il Cavaliere di Nasco – La biografia di Francesco Zedda-Piras, (2012); “I Fratelli Pinna. Una storia di successi”, (2016); “L’amico di uomini potenti. Il racconto di mezzo secolo di storia sarda (e non solo) attraverso i suoi protagonisti”, (2016).