Nel panorama sempre più ricco di riviste e siti online pubblicati in Sardegna, ma con ambizioni di essere seguiti oltre i confini regionali, un posto di riguardo se lo è conquistato Mediterraneaonline.eu, che ha superato il decennio di vita. L’ultimo numero del 2021, uscito a dicembre e in continuo aggiornamento con ulteriori contributi, è una monografia su Grazia Deledda, a conclusione dell’anno dedicato alla grande scrittrice nuorese per i 150 anni dalla nascita. La rivista è un periodico web, che ha l’obiettivo di diffondere la cultura del dialogo nel Mediterraneo, immaginando «il mare come un luogo di incontro tra culture diverse» e internet come lo strumento che realizza l’idea del fondatore dell’iniziativa editoriale, il giornalista Gianmarco Murru.
Dopo oltre un decennio di attività è sempre presente sul web col suo bel sito, al quale si sono aggiunte più di recente una casa editrice, con sede a Quartu, specializzata sempre in ebook e la pubblicazione scientifica “Naturalistica“. Qui sotto la foto dell’Home page del sito con la monografia deleddiana.
Dall’associazione alla rivista
Tutto nasce nel 2007 con la costituzione dell’Associazione culturale Mediterranea (senza scopo di lucro) con l’intento di diffondere la cultura del dialogo e della difesa della natura nei paesi del Mediterraneo. Per raggiungere questo obiettivo l’azione si svolge prevalentemente attraverso il mensile di approfondimento culturale www.mediterraneaonline.eu (vedi il link) che, nel 2008 diventa una testata giornalista vera e propria con l’iscrizione al Tribunale di Cagliari. Nel 2010 il Ministero della ricerca assegna a Mediterraneaonline il codice ISSN per le riviste e periodici di valore. Gli articoli pubblicati diventano pubblicazioni scientifiche, riconosciute per l’assegnazione di borse di studio, per i punteggi in concorsi di dottorato e all’Università.
Cinque premi nazionali
In oltre dieci anni di attività, nonostante le difficoltà della quasi assenza di finanziamenti, la rivista è cresciuta: da tre redattori degli esordi, i collaboratori arrivano ad una trentina, che scrivono da otto Paesi diversi: tra questi giornalisti professionisti, storici, ricercatori, docenti universitari, esperti o appassionati di cultura mediterranea.
La rivista si afferma oltre i confini regionali, ottenendo per quattro anni di fila il premio per i migliori contenuti culturali nel concorso nazionale “eContent Award” nel 2009, 2010, 2011 e 2012 nella sezione cultura “eCulture & Heritage” e nel 2015 il primo premio nazionale nella categoria “eMedia & Journalism”.
La rivista ha la struttura di un mensile con le sue diverse rubriche: In viaggio, Sapori, Libri, Musica, Arte, Storie meridiane, Economia internazionale, Ambiente, Sport, Moda e Design; la sezione per le recensioni (Visti da noi); la sezione Scienze; la sezione News che si occupa di diffondere notizie e rassegne stampa dei vari Paesi. Ovviamente non può mancare una sezione (Blog) riservata ai blogger del sito, ricca di interventi con una vasta varietà di temi, dove prevalgono appunto quelli turistici, culturali e legati alle tradizioni enogastronomiche.
Tutto questo – sottolinea il direttore Murru – è la premessa per un più ampio progetto che punta ad allargarsi a ogni Paese del Mediterraneo, ma anche a chi si occupa per lavoro o per passione di questa zona del mondo. I collaboratori, che con molto entusiasmo, hanno accettato di lavorare senza alcun compenso (fino a quando non arriveranno finanziamenti), provengono da Slovenia, Croazia, Spagna, Portogallo, Tunisia, Egitto, Siria e Italia naturalmente, in particolare dalla Sardegna.
Un network del Mediterraneo
Il progetto della rivista – come si legge nell’Home del sito – è quello di creare un network fra i Paesi del Mediterraneo, uno spazio dove discutere e diffondere il punto di vista di tutti i Paesi, liberamente e con l’obiettivo di diffondere il dialogo tra i giovani di tutte le culture, tra tutti quelli che usano internet, e sono sempre più in aumento nel Mediterraneo
Nel sito Gianmarco Murru illustra ancor più in dettaglio i presupposti fondanti e le linee programmatiche: «Il Mediterraneo è un mare ed un confine geografico, ma è soprattutto un luogo di incontro tra culture e linguaggi diversi, che sono ad un tempo vicini e lontani. La nostra idea, pertanto, è quella di raccontare esperienze di vita quotidiana e progetti di vasta portata che riguardano il “luogo” a cui possiamo risalire per cercare le origini della nostra civiltà. Il dialogo tra la parte europea e quella araba del Mediterraneo è una realtà necessaria, ma soprattutto una grande e continua scoperta. L’occasione è data da questo mezzo, internet, che concede, a chi possiede i mezzi informatici, la possibilità di conoscere persone che vivono lontane le une con le altre. Leggere l’interpretazione della realtà di una giornalista albanese, sapere che in Libano cercano di vivere e divertirsi nonostante tutto. Una psicologa portoghese che vuole vivere un anno a Barcellona, una milanese che vuole mangiare e bere ciò che arriva dal nord Africa, le infinite “isole” che sono aperte al confronto e allo scambio culturale. L’interesse per il Mediterraneo è stimolato, forse, anche dalla voglia di “ritorno al passato”, al recupero delle tradizioni locali che ha riguardato in gran parte solo il settore dell’enogastronomia, ma la ricerca si allarga sempre di più alla questione identitaria. Si cercano le origini di popolazioni, Paesi, città, che possano riunire le persone in un’idea di comunità. La tradizione – ribadisce Murru – non come conservazione di valori sempre uguali, ma riscoperta e interpretazione delle nostre origini alla luce dei mezzi e delle sensibilità odierne. Ci sono potenzialità enormi nei Paesi del bacino del Mediterraneo che aspettano solo di essere raccontati»,
Giornalismo culturale a 360 gradi
Per questo si definiscono “giornalisti culturali”, non necessariamente legati alla cronaca, ma con l’obiettivo di creare uno spazio di riflessione che perduri negli anni. Mediterraneaonline.eu è un periodico monografico che negli anni ha pubblicato più di 50 numeri, con argomenti che spaziano in tutte le direzioni culturali. I progetti futuri – anticipa il direttore – verteranno nella specializzazione dell’informazione culturale e nella pubblicazione di approfondimenti in versione digitale. Oltre, naturalmente, a creare alleanze e cooperazione con chi ha a cuore una partecipazione davvero libera della conoscenza e dell’arte. Tutti i temi trattati dalla rivista sono citati nell’ampia scheda presente nel sito h2biz (il link).
La rivista Naturalistica
In questo ambito di recente è stata fondata la nuova testata “Naturalistica”, in sostanza un vero e proprio allegato di cui nel sito si può leggere la versione PDF .
Pensata come una “pagina” di approfondimento sulla natura del Mediterraneo, nasce dalla passione di un gruppo di amici che da anni dedicano le proprie ricerche alla flora, alla fauna, alla geologia e a tutti gli aspetti del territorio e del suo rapporto con l’uomo. Le ricerche vanno dalle nuove scoperte tassonomiche, alle segnalazioni e descrizioni di specie animali, vegetali e micologiche, alle problematiche relative all’azione antropica sull’ambiente, alle frontiere tra medicina e risorse naturali. Direttrice è Cristina Delunas, naturalista e artista che ha riscoperto l’arte antica della Ceroplastica per allestire percorsi espositivi d’avanguardia nei Musei Naturalistici. Dipendente dell’Università di Cagliari all’Orto Botanico prima e poi al Dipartimento di Ingegneria Civile Ambientale e Architettura, è stata responsabile del Museo Botanico dell’Università di Cagliari. Giornalista e divulgatrice scientifica sempre in prima linea nelle questioni ambientali.
L’iniziativa – rileva Gianmarco Murru – è rivolta principalmente a giovani ricercatori, laureandi, dottorandi e a chiunque si voglia cimentare in pubblicazioni dalla valenza scientifica. Fanno parte del comitato scientifico figure professionali che hanno fatto della natura l’oggetto delle proprie ricerche, del proprio lavoro o del loro hobby, una vera e propria mission nella salvaguardia della biodiversità, dei territori, degli ambienti e non solo.
Nasce la casa editrice online
Sull’onda dell’entusiasmo e dei positivi riscontri ottenuti nel tempo, Murru e i suoi più stretti collaboratori promuovono una uova avventura della rivista con la casa editrice “Mediterranea edizioni” (il link). Una nuova impresa editoriale che ha come obiettivo la diffusione della cultura del Mediterraneo principalmente attraverso la pubblicazione di ebook, senza però disdegnare l’antica versione cartacea. «Crediamo – afferma il direttore – che il sapere debba arrivare più lontano, in ogni angolo del pianeta e a chiunque abbia un supporto elettronico per leggere, ma soprattutto ci preme stimolare la passione verso la lettura. Conoscere gli scrittori, giornalisti o saggisti del bacino del Mediterraneo, renderà questa parte del mondo più unita».
Omaggio a Grazia Deledda
L’ultimo numero (dicembre 2021) come anticipato in apertura di questo post, è una monografia dedicata a Grazia Deledda, l’unica donna italiana a essere insignita del Premio Nobel per la letteratura. Premio vinto nel 1926 (ritirato dalla scrittrice nel 1927) con la seguente motivazione: «Per la sua ispirazione idealistica, scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della vita della sua isola nativa, con profonda comprensione degli umani problemi». Un riconoscimento giunto a coronamento di una carriera lunghissima e costante nel tempo, con una produzione sterminata: oltre 30 romanzi, più di 400 racconti, opere teatrali e poesie, novelle, fiabe e una consistente produzione giornalistica.
La Deledda infatti fu anche una grande giornalista, tra le prime e poche donne a collaborare per i maggiori quotidiani nazionali agli inizi del ventesimo secolo (scrisse per il Corriere della Sera a partire dal 1909 e praticamente sino all’anno della morte, 1936, seppure con periodi di discontinuità o interruzione). Nel numero di Mediterraneaonline.eu si ripercorrono oltre gli aspetti biografici anche alcuni temi propri del carattere della rivista.
La Deledda anche giornalista
“Grazia Deledda – scrive Murru nell’editoriale – aveva una conoscenza profonda anche della botanica, come descritto nel pezzo di Cristina Delunas ne “I fiori deleddiani nella notte di San Giovanni”. La sua era una scrittura verista, riprendeva la realtà come potrebbe fare un regista, un reporter ante litteram. Iniziò la sua carriera anche come giornalista, una ricercatrice delle tradizioni sarde, delle leggende, fiabe e magie che inviava alle più importanti riviste dell’epoca. Una scrittura spesso oscura, le tematiche e le ambientazioni erano per certi versi dark, nel pezzo “Grazia Deledda, la scrittrice del fantastico”, di Gabriella Dessì è molto chiaro. Ma ci sono molti altri articoli che sottolineano la genialità e l’importanza della scrittrice nuorese, spesso dimenticata e snobbata dalla storia della letteratura. Solo poche opere d’arte la ritraggono, e spesso non sono in Sardegna, come ci spiega bene Adriana De Angelis nel suo “Siamo le ginestre d’oro giallo che spiovono sui sentieri rocciosi come grandi lampade accese…Noi siamo sardi”.
E ancora il saggio di Veronica Matta, “Grazia l’essere autentico”, che approfondisce il tema della forza delle donne sarde, “donne che prendono decisioni, sanno scegliere anche al di là delle convenzioni”. La rivista nei vari saggi passa in rassegna i luoghi della Deledda, la casa-museo, le piazze, le statue a lei dedicate da noti artisti e che comunque non sempre apprezzate dalla critica e amate dai suoi concittadini. Un numero monografico particolarmente impegnato, ma nello stesso tempo interessante lettura per il taglio e gli argomenti dei saggi.
Chi è Gianmarco Murru
Sulcitano di nascita, (Tratalias), studi universitari a Cagliari in Storia e Filosofia. Un anno in Portogallo per l’Erasmus, dove nasce una passione fortissima per quella cultura. Dopo la laurea segue una scuola di editoria a Milano dove si trasferisce e inizia a laborare per quasi 4 anni. Poi l’occasione di lavorare da casa, (lo smart working inizia per Murru inizia nel 2006) e la decisione di rientrare a Cagliari. Qui si sviluppa l’idea di pubblicare la rivista Medirraneaonline. Nel tempo lavora per uffici stampa, contenuti per i siti di enti pubblici (Comune di Cagliari e Quartu), collaborazioni con giornali (Altra voce, Unione Sarda con un pezzo da Lampedusa, Lettera 43 ed altri) e riviste, Giornale dell’Arte e Giornale delle Fondazioni. Negli ultimi anni si dedica alla progettazione culturale, sempre con l’obiettivo di rendere il giornalismo culturale uno strumento per valorizzare il territorio (residenze giornalistiche e culturali). Tra i riconoscimenti ricevuti per le sue attività pubblicistiche l’invito del Parlamento Europeo per il convegno internazionale “Il patrimonio culturale in Europa: un ponte tra passato e futuro” (a cui si riferisce la foto) svoltosi nella sede di Bruxelles: ecco il link dell’ evento.