Nel volume “Sguardi contemporanei” dedicato al professor Francesco Atzeni dai docenti del dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali dell’Università di Cagliari, compare anche un mio saggio intitolato “La costruzione dell’identità sarda attraverso il processo politico e culturale dei giornali” (pagine 125-140).
È Il mio personale omaggio al prof. Atzeni e alla facoltà che per tanti anni ha rappresentato come docente e storico di fama, ma anche perché tra i suoi studi figurano importanti lavori che riguardano la storia del giornalismo in Sardegna. Quindi diversi libri e ricerche che rientrano in pieno nel quadro che si va delineando in questo sito finalizzato alla costruzione di una storiografia del giornalismo nell’Isola e dei giornalisti sardi.
I legami tra la facoltà di Lettere e L’Unione Sarda
Il saggio, che fa parte del complesso volume dedicato al prof. Atzeni e pubblicato al momento del suo meritato ritiro dall’insegnamento, ma immagino, non certo dagli studi storici, come si può vedere nell’allegato presenta diversi aspetti. Il titolo riassume solo una parte, seppure fondamentale perché percorre il lavoro di Atzeni in questo campo di ricerca, di quanto ho voluto raccontare nell’insieme dello scritto. È stato l’occasione, infatti, per rievocare gli antichi e stretti rapporti tra la facoltà di Lettere di Cagliari e il quotidiano L’Unione Sarda che ha avuto tra le sue firme più prestigiose numerosi docenti dell’ateneo. Da qui il filo ci porta alla istituzione della cattedra di Teoria e tecnica del linguaggio giornalistico nel 2006/07 per impulso dell’allora preside, l’indimenticato prof. Roberto Coroneo e dello stesso Francesco Atzeni, i quali avvertirono la mancanza di un insegnamento specialistico per i futuri laureati di Lettere chiamati a svolgere nelle scuole superiori le lezioni del progetto nazionale “Il Quotidiano in classe”. Una cattedra di giornalismo esisteva da molti anni nella dirimpettaia facoltà di Magistero tenuta dalla stimata professoressa Laura Pisano, per la quale rimandiamo ai diversi post presenti in questo sito (il link), ma aveva un carattere esclusivamente storico. Da qui l’esigenza di una disciplina che alla storia unisse anche una parte didattica e metodologica riguardante la tecnica del giornalismo, per la quale necessitava l’esperienza pratica di un professionista. Ed ecco che mi chiamarono a partecipare a questo loro progetto, idea che accolsi con entusiasmo visto che già curavo il progetto del Quotidiano in classe nelle scuole e avevo svolto alcuni seminari di giornalismo all’università. Così è nata quella disciplina, tutt’oggi tenuta da un valido collega professionista, saggista e romanziere, quale Pietro Picciau, e che negli anni è andata consolidandosi con un seguito di numerosi studenti. Di quella mia quasi decennale esperienza resta il manuale “Dalla lintyope al web” (il link del volume) nato proprio in quelle aule per le esigenze del corso e soprattutto per dare uniformità a una materia eterogenea e carente di adeguata bibliografia.
La storia della stampa nel lavoro di Atzeni
Ma la parte centrale del saggio, a cui fa riferimento – come detto – il titolo, si concentra sul lavoro vero e proprio di Atzeni che ha studiato a fondo diversi periodi della storia della Sardegna attraverso l’analisi dei giornali. Temi a lui cari che ha avuto modo di esporre, oltre che nei libri, anche in alcuni incontri organizzati dall’Ordine dei giornalisti. Così seguendo il filo del suo lavoro (il link della relazione), ripercorro quelle tappe che costituiscono il corso degli eventi dall’Ottocento all’avvento del fascismo.
Stampa e politica
Atzeni esamina i rapporti tra stampa e politica, individua quattro periodi (dalla libertà di stampa del 1848 al fascismo) per spiegare come si arrivò attraverso questo cammino alla creazione di un’identità sarda, grazie anche al dibattito sui giornali. Lo studioso riassume le esperienze più importanti che emersero nell’Ottocento e nel primo ventennio del secolo scorso, analizzando il ruolo che ebbero la stampa repubblicana e liberale, le testate socialiste e quelle cattoliche che proliferarono numerose e combattive. Infine la nascita e l’affermazione dei due quotidiani L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna che ancora oggi rappresentano le autorevoli voci dell’Isola.
Come si vede la materia è vastissima, riassumerla in un breve saggio non è stato semplice, ma spero che queste pagine siano solo lo spunto per affrontare le letture più complesse e articolate delle opere di Atzeni al quale va la mia riconoscenza di studioso e soprattutto di amico.
Il ricordo di uno studente di Lettere
Dopo quanto detto e rimandando alla lettura del saggio per entrare nel vivo del discorso sulla costruzione di un’identità sarda attraverso i giornali, vorrei raccontare il personale rapporto che mi lega alla facoltà di Lettere di Cagliari e i motivi che mi hanno spinto a scrivere un intervento.
Quando mi fu chiesto un contributo per realizzare questo importante volume (si veda in proposito il post precedente, ecco il link) ho subito accolto con grande piacere l’invito per diversi motivi che mi legano alla facoltà di Lettere di Cagliari e per l’occasione al prof. Atzeni.
Il primo legame è affettivo perché anch’io ho studiato in quegli stessi ambienti, che non sono molto cambiati rispetto a come li avevo conosciuti a metà degli anni Settanta. Atzeni allora era fresco di laurea e già giovane storico assistente dell’indimenticato prof. Lorenzo Del Piano col quale diedi gli esami di Storia contemporanea e di Storia della Sardegna. Lo studio accanto apparteneva ad un altro nome di rilievo della nostra università, il prof. Giancarlo Sorgia, docente di Storia moderna. Entrambi, Del Piano e Sorgia, erano firme prestigiose della pagina della Cultura de L’Unione Sarda, che in quegli anni dell’università avevo cominciato a frequentare come collaboratore di sport e cronaca. L’interesse per la storia e per il giornalismo si aggiunsero all’antica amicizia che i due grandi docenti avevano con la mia famiglia e con mio padre Vittorio, al quale devo la passione sia per gli studi umanistici, sia per i giornali. Fu così naturale la reciproca simpatia, a dire il vero per motivi di carattere più con Sorgia che con Del Piano, tanto che avevo modo di trascorrere del tempo nei loro studi ascoltando i racconti e gli spunti per articoli tratti dalle loro ricerche. In queste occasioni spesso si affacciava il giovane Atzeni, ricordo, sempre occupato in qualche cosa, allora come nei tempi recenti in cui ho avuto modo di riprendere le frequentazione di quel terzo piano dell’edificio di Sa Duchessa, durante i miei corsi di giornalismo.
Dunque, la mia conoscenza di Francesco risale agli anni dei miei studi universitari. Durante la mia attività giornalistica ho avuto modo di seguire numerosi convegni, eventi e incontri sulle discipline umanistiche, dalla storia all’archeologia, dal cinema alla letteratura, ritrovando i miei “vecchi” e illustri professori ormai avanti nell’età e anche diversi colleghi di corso diventati a loro volta docenti, tra i quali il già citato Roberto Coroneo e lo stesso Atzeni. Tutti mi diedero interessanti spunti e mi aiutarono a raccogliere materiale per scrivere pagine intere della Cultura o cronache legate alla storia di Cagliari e della Sardegna. Spesso mi rilasciarono interviste o mi coinvolsero in particolare eventi e anniversari. A tutti loro sono legato affettivamente e sono riconoscente. Per queste ragioni non potevo esimermi da scrivere il saggio che parla del lavoro di Atzeni, ma va al di là coinvolgendo simbolicamente l’intera facoltà di Lettere (che oggi si è trasformata all’interno di un complesso Dipartimento).
Vorrei infine ringraziare i curatori dell’opera che, oltre ad essere pilastri dell’attuale struttura universitaria e nei rispettivi campi studiosi di livello nazionale con importanti lavori pubblicati, sono anche amici conosciuti nel tempo proprio in quegli stessi anditi del terzo piano della facoltà: Cecilia Tasca, Antioco Floris, Ignazio Macchiarella e Luca Lecis.
Nel volume:
“Sguardi contemporanei-Studi multidisciplinari in onore di Francesco Atzeni, a cura di Cecilia Tasca, Antioco Floris, Ignazio Macchiarella e Luca Lecis. Pubblicazioni del Dipartimento di Lettere, Lingue e Beni culturali dell’Università degli Studi di Cagliari. Morlacchi editore. Il link del volume
Carlo Figari “La costruzione dell’identità sarda attraverso il processo politico e culturale dei giornali” , pag. 125-140.
Ecco il PDF DEL CONTRIBUTO DI CARLO FIGARI del saggio che è articolato nei seguenti paragrafi e temi:
Introduzione: il rapporto tra la facoltà di Lettere e L’Unione Sarda
1. “Il quotidiano in classe” entra all’Università
2. Un insegnamento di “tecnica del giornalismo”
3. Formazione: i giornalisti a lezione
4. Il rapporto tra stampa e politica
5. Quattro periodi: dalla libertà di stampa al fascismo
6. La creazione dell’identità sarda
7. Proliferano fogli e periodici
8. Il ruolo politico della stampa
9. La Gazzetta popolare
10. La questione sarda
11. Il «Corriere di Sardegna»
12. «L’Avvenire di Sardegna» e il confronto tra liberali
13. I giornali sassaresi
14. I giornali mazziniani e democratici
15. La stampa cattolica
16. I fogli socialisti
17. L’Unione Sarda e La Nuova Sardegna
Bibliografia
Gianni Filippini, L’Unione Sarda, 120 anni di storia, per “La biblioteca dell’identità”, edito da L’Unione Sarda in occasione dell’anniversario, Cagliari, 2009.
Manlio Brigaglia, “I giornali in Sardegna tra la fine dell’Ottocento e la prima guerra mondiale”, in Amministrazioni locali e stampa in Emilia-Romagna (1889-1943), Centro dell’Emilia-Romagna per la storia del giornalismo, Bologna, 1984; Id., “Il giornale del Capo di Sopra, Storia della Nuova Sardegna”, Almanacco di Cagliari, 1995; Id., Tutti i libri che ho fatto, a cura di S. Tola e S. Ruju, Mediando, Sassari, 2018
Laura Pisano, La società della comunicazione. Indagini sul giornalismo tra ’800 e ’900, Cuec, Cagliari, 2007; Stampa e società in Sardegna dalla Grande Guerra alla costituzione della Regione Autonoma, Franco Angeli, Milano, 1986; Stampa e società in Sardegna dall’Unità all’età giolittiana, Guanda, Torino, 1977.
Francesco Atzeni, La stampa sarda tra ’800 e ’900, relazione per l’incontro sulla “Storia del Giornalismo in Sardegna”, organizzato dall’Ordine dei giornalisti, Cagliari, 11 febbraio 2016.
Sandro Ruju, La Nuova Sardegna al tempo di Rovelli, Edes, Sassari, 2018.
Rosario Cecaro, Industrie culturali, dai giornali di Rovelli alle tecnologie digitali, Edes, Sassari, 2009.
Carlo Figari, Dalla linotype al web, i quotidiani sardi dalle origini ad oggi e l’avventura di Video On Line, Cuec, Cagliari, 2014; Altri saggi sulla storia del giornalismo in Sardegna sul sito www.CarloFigari.it.