A proposito di una bibliografia sulla storia del giornalismo in Sardegna, come ho scritto nel mio libro (“Dalla linotype al web…”, Cuec 2015) e ripreso con aggiornamenti in questo sito, mentre risulta carente la ricerca e sono poche le pubblicazioni riguardanti il Novecento e in particolare gli anni dall’autonomismo ad oggi (1948-2015), è invece abbondante e preziosa la storiografia che riguarda le origini della stampa nell’Isola e la stampa nell’Ottocento.
Molti lavori sono stati pubblicati sull’argomento e approfondite ricerche apparse su riviste e periodici. Nel diciannovesimo secolo, nonostante i limiti dell’insularità, la povertà e l’analfabetismo, si stampavano molti giornali di ogni genere, dai fogli numeri unici ai quotidiani. Oggi, grazie a questa meticolosa e preziosa opera di catalogazione, possiamo conoscere e reperire tutte le testate che uscirono in quel secolo e che sono conservate nelle nostre biblioteche.
“I GIORNALI SARDI DELL’OTTOCENTO, Quotidiani, periodici e riviste delle biblioteche della Sardegna. Catalogo (1774 – 1899)” è un lavoro fondamentale che si deve alla bibliotecaria sassarese Rita Cecaro e a un gruppo numeroso di ricercatori che ha concorso alla realizzazione. Un ruolo importante ha svolto la prof.ssa Laura Pisano, per un trentennio docente di Storia del giornalismo nell’Università di Cagliari.
Il catalogo censisce 244 periodici tra quotidiani, settimanali, annali e numeri unici editi in Sardegna tra il 1774 ed il 1899 posseduti dalle principali biblioteche sarde. Ogni periodico è descritto secondo le norme catalografiche e corredato da una scheda storico-descrittiva.
Questo saggio, promosso ed edito dalla Regione Sarda, è la naturale prosecuzione e aggiornamento del volume “I giornali sardi dell’Ottocento: quotidiani, periodici e riviste della Biblioteca universitaria di Sassari: catalogo (1795-1899) edito dalla Regione Sardegna nel 1991”. Come il precedente, è il risultato di un lungo lavoro di censimento dei periodici ottocenteschi posseduti dalle principali biblioteche della Sardegna, portato avanti da bibliotecari e giovani ricercatori e rappresenta un segno tangibile della cooperazione bibliotecaria.
<<Il catalogo pubblicato nel 2015 – spiega nell’introduzione Claudia Firinu, all’epoca assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Giunta Pigliaru – esprime pienamente il duplice valore di strumento culturale, a disposizione degli studiosi, e di testimonianza sociale data proprio dall’oggetto del censimento, i periodici e i quotidiani dell’Ottocento, riflesso della società e dell’ambiente dell’epoca, di idee e movimenti politici, tradizioni culturali, credenze religiose ma anche abitudini mediche e alimentari, interessi e tendenze di moda e stile>>.
Il catalogo e una preziosa bibliografia
Il catalogo è stato pubblicato in formato elettronico per una fruizione di tipo esclusivamente multimediale attraverso il portale regionale della DigitalLibrary, al quale si affianca la digitalizzazione del volume edito nel 1991.
Oltre alla minuziosa schedatura di ciascuna testata con data di nascita e chiusura, luogo e nomi di direttori, giornalisti, collaboratori, stampatori ed editori (dove ci sono), è particolarmente importante la bibliografia relativa al periodo storico oggetto della ricerca e alla storia del giornalismo.
Ecco l’introduzione della curatrice Rita Cecaro, bibliotecaria, storica e saggista di Sassari che all’argomento ha dedicato molti anni di studi e ricerche, più libri e articoli in varie riviste.
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Introduzione
Il presente lavoro è stato realizzato per iniziativa del Servizio Beni Librari della Regione Autonoma della Sardegna che, all’indomani della pubblicazione del catalogo “I giornali sardi dell’Ottocento: quotidiani, periodici e riviste della Biblioteca universitaria di Sassari ” (a cura di Rita Cecaro, Giovanni Fenu, Federico Francioni), ha voluto completare il censimento dei periodici pubblicati in Sardegna tra la fine del Settecento e tutto l’Ottocento, così da offrire un ulteriore strumento di ricerca alla comunità scientifica e a quanti sono interessati alla memoria storica della Sardegna. E in particolare alla storia del giornalismo nell’Isola.
Il patrimonio delle biblioteche sarde: la ricchezza di emeroteche e archivi
La Biblioteca comunale di Sassari, la Biblioteca universitaria e la Biblioteca comunale Studi Sardi, entrambe di Cagliari, per la ricchezza del materiale periodico posseduto, sono state individuate quali istituzioni principali per la ricognizione che ha comunque riguardato la maggior parte delle biblioteche sarde.
La prima rilevazione è stata effettuata nella Biblioteca comunale di Sassari, ricca di periodici cittadini, molti dei quali appartenenti alla cospicua donazione fatta dallo storico sassarese Pasquale Tola, tra cui l’unica copia conservata del Gazzettino ebdomadario di Sardegna del 1793, prima gazzetta pubblicata nell’isola. La descrizione e il commento dei testi è stato affidato dalla direttrice Cristina Cugia a Carmen Anolfo e Mariangela Costa il cui impegno si è esteso anche all’esame di giornali posseduti da altre istituzioni.
In seguito ai contatti intercorsi tra Paola Bertolucci allora dirigente del Servizio Beni Librari della Regione, Giuseppina Cossu allora direttrice della Biblioteca universitaria di Cagliari, Dolores Melis direttrice della Biblioteca comunale Studi Sardi di Cagliari e la Cooperativa Servizi Bibliotecari di Nuoro si è deciso di immettere in SBN le descrizioni dei giornali dell’Ottocento, così da ricostruire nella maniera più esaustiva possibile il patrimonio seriale posseduto a livello regionale e procedere ad una prima indicizzazione delle testate.
Il gruppo di ricercatori
L’incarico della raccolta dei dati e della stesura delle schede di commento è stato affidato ad un gruppo di volontari tutti appena laureati – Maria Antonietta Arghittu, Giovanni Battista Careddu, Laura Corda, Nicola Gabriele, Roberta Laconi, Piera Manca, Andrea Vargiu – indicati dalle biblioteche in cui erano tirocinanti o dall’Università. Questa attività ha rappresentato per loro la prima esperienza nel mondo del lavoro in cui quasi tutti sarebbero poi entrati in maniera più stabile. A loro si sono affiancati Giuseppe Canu, Margherita Usai e Roberta Scano per lo studio dei numeri unici presenti nella Biblioteca comunale Studi Sardi, e, nella fase finale del lavoro, Flavio Brundu, che con i suoi puntuali controlli di nomi e date direttamente alla fonte ha evitato possibili inesattezze.
In quanto strumento di ricerca, questo catalogo non potrebbe svolgere la sua funzione se non avesse come corredo un ricco apparato di indici che consentono collegamenti immediati tra nomi e schede di riferimento, realizzati con grande professionalità da Giovanni Fenu.
L’impulso decisivo per la realizzazione del catalogo si deve ancora una volta al Servizio Beni Librari dell’Assessorato che con la sua azione di coordinamento e di mediazione istituzionale ha consentito che il progetto giungesse a compimento.
Il compito di rendere fruibile l’intero lavoro, grazie all’inquadramento storico e alla ricostruzione del contesto in cui operava la stampa sarda, è stato affidato al saggio introduttivo redatto dalla prof.ssa Laura Pisano (nella foto). Il saggio offre uno sguardo d’insieme sulla stampa sarda dell’Ottocento, tracciando al tempo stesso un bilancio dello stato degli studi storici sul giornalismo sardo inteso come parte integrante del giornalismo italiano.
Pertanto questo lavoro da ritenersi, per la molteplicità delle persone che vi hanno contribuito, per i continui scambi intercorsi tra le varie professionalità impegnate, un lavoro collettivo, il cui merito è da ripartirsi tra tutti i partecipanti e la responsabilità da ascriversi comunque solo a chi scrive.
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I GIORNALI SARDI DELL’OTTOCENTO. Quotidiani, periodici e riviste delle biblioteche della Sardegna. Catalogo (1774 – 1899)
Edito dalla Regione Sardegna, Cagliari, 2015, pagine 368