Una rivista cartacea e sul web di grande qualità, curata in ogni dettaglio grafico e ricca di interessanti e originali contenuti. Un prodotto nato e ideato da Bianca Laura Petretto, giornalista, critica d’arte, operatrice culturale e direttrice del museo di Collinas, che con questa iniziativa apre non una, ma tante finestre sul mondo. Una vera scommessa editoriale e culturale che si è affermata per ora tra un pubblico di appassionati e specialisti, ma che meriterebbe una maggiore diffusione e conoscenza. Oggi non è né facile, né semplice avviare una qualsiasi iniziativa editoriale, figuriamoci un magazine patinato che punta sulla qualità del prodotto, dei testi e delle immagini per affermare il princìpio del bello oltre i confini e oltre le ideologie. Che poi nasca e si sviluppi in Sardegna non deve stupire più di tanto perché qui sono partiti progetti innovativi su internet e sull’editoria in generale.
Per capire cos’è Ainas (o aínas, minuscolo e accentato) bisogna sfogliare la rivista cartacea, l’ultima uscita a giugno e siamo già al decimo numero: quattro all’anno dal 2017, il prossimo è in preparazione mentre scriviamo questo post.
Il traguardo del numero dieci
Aínas è come gli artisti, ha la sensibilità a fior di pelle e percepisce quello che accade intorno. Se nel primo numero di quest’anno, apparso coraggiosamente in piena pandemia, il filo conduttore è stato l’ascolto, la stasi, il tema del dolore, della malattia, del disagio, in questo nuovo numero 10 il tema sotteso è il risveglio. In copertina una scultura dipinta di Willy Verginer, eclettico artista altoatesino: “Chimica del pensiero”, ci pone di fronte a una donna con gli occhi chiusi che affiora dall’acqua e fa volare tra le sue mani le particelle visibili, i mondi dell’immateriale. Il numero si apre con uno scatto del viaggio sull’Himalaya della fotografa Marzia de Tavonatti che accompagna i versi di Giovanni Bernuzzi: vita, magia di segni impercettibili che tracciano la via …… De Tavonatti è una giovane fotografa bergamasca, che dopo aver studiato a Monaco di Baviera ha cominciato a girare il mondo alla ricerca di luoghi lontani e silenziosi che attirassero il suo obiettivo. Ha collaborato alla realizzazione di un documentario dedicato a The Floating Piers, l’opera dell’artista Christo che renderà il lago d’Iseo (terra d’origine di Marzia) famoso nel mondo. La sua presenza nella rivista è una scelta ben precisa della curatrice che segue il percorso di autori così originali e avventurosi,
Che cos’è aínas?
Che cos’è aínas? Partiamo dal nome, ispirato da un motto popolare sardo e da una parola di etimo spagnolo: “Is ainas faint is fainas”, tradotto significa “gli strumenti fanno i mestieri”. Nasce come prodotto cartaceo e nel web il 19 settembre del 2001. Dal 2017 la rivista, trimestrale, ha assunto una nuova linea e una nuova dimensione grafica e viaggia sui due binari, on line e carta. Quattro numeri all’anno in edizione esclusiva, scritti dagli autori con il proprio idioma. Ciascuno scrive nella sua lingua. Oltre 100 pagine a colori in una curata e attenta edizione grafica e editoriale con una tiratura limitata e con articoli, saggi e approfondimenti da tutto il mondo, contributi di alto livello culturale e artistico per parlare di arte, di cultura e di turismo.
«Aínas – spiega Bianca Laura Petretto – gode di una vita propria. Ogni numero si realizza come un puzzle. Stimoli, segnalazioni, contatti, proposte, artisti vengono invitati, altri si propongono, critici, giornalisti, specialisti dell’arte e della cultura osservano la realtà contemporanea e creano i pezzi di questo oggetto prezioso fatto di immagini e di idiomi diversi. Una Babele che pian piano collega, dialoga e restituisce la realtà attraverso le finestre affacciate sul mondo». Lo spirito dell’opera – continua la curatrice – è quello del pioniere. Una rivista dissenziente, che ama gli ossimori e i viaggi, il bello con tutte le sue declinazioni, il mondo in cui viviamo con le contraddizioni e la sorpresa di fronte all’opera creativa. Per realizzare aínas ci vuole l’ascolto, la visione, il coraggio, o se preferite l’ incoscienza e la propensione per alcuni vocaboli caduti in disuso come libertà, rispetto, stima, condivisione, rigore… in una parola amore. E così siamo arrivati al numero 10 su carta. Il Link della rivista
Redazione e collaboratori
Aínas, di cui Petretto è appunto editrice, direttrice e curatrice, si autofinanzia, e ogni volta è una scommessa. Deve molto allo straordinario impegno dei suoi collaboratori che condividono un’idea, una concezione, un progetto culturale e volontariamente offrono le loro competenze da molte parti del mondo. Professionisti dell’arte, della cultura, del giornalismo, del turismo e della comunicazione. Compagni di viaggio che insieme agli abbonati, ai sostenitori e agli sponsor credono in questo progetto contemporaneo e appassionato. Lo staff di redazione è agile e flessibile con la collaborazione di molti professionisti esterni, del condirettore Giorgio Giorgetti e i due giovani e preziosi tecnici, il grafico Gabriele Congia e l’informatico Michelangelo Melis.
La rivista è arrivata a pubblicare circa 190 tra artisti, critici esperti, collaboratori da tutto il mondo. Artisti affermati e sconosciuti, giovani talenti e maestri. Tutti legati da un comune sentire, la bellezza. Ognuno parla con il proprio idioma. Solo alcuni nomi: Maria Bonomi una tra le artiste più importanti dell’arte pubblica in Brasile, R.B. Baskaran artista e direttore Musei – India, Anilore Banon che ha creato la corolla-scultura da inviare sulla luna per la NASA, Hans Georg Berger fotografo tedesco che dedica la sua vita per la causa dei monaci del Laos. Gli artisti francesi Raymond Berbiguier, Evelyne Galinsky e Jean Claude Boroviak, Victor Soren e la virtuosa pittrice russa Olga Suvorova.
Alan Turing, la poesia e le traduzioni di Giovanni Bernuzzi, la rubrica sull’arte del cibo del condirettore Giorgio Giorgetti, i testi critici di Elza Ajzenberg, Arturo Schwarz, Flavio Manzoni(La Ferrari), Achille Bonito Oliva, o il contributo in lingua sarda di Paolo Fresu che ha donato la sua musica per un video di presentazione su Ainas.
Anche una collana di libri
Una novità nel 2020: uno spazio dedicato alla letteratura e alla poesia. Con la stessa cadenza di Ainas, da quest’anno, pubblica la collana Happy Hour Edizioni di autori classici moderni e contemporanei come Weil, Thoreau, Machado, Yeats, Swift, Saint-Exupery, creata dieci anni fa dal milanese Giovanni Bernuzzi , giornalista, scrittore, poeta, editor, docente universitario. In questo numero 10 Ainas presenta il libro di Giacomo Leopardi “Cari amici vi scrivo”, una raccolta delle sue più belle lettere, e nella copertina troviamo un lavoro di un’artista francese, Catherine Jansen, che ha prestato la sua straordinaria opera certosina degli acquerelli fotografici. Ogni libro in uscita avrà il suo spazio su Ainas e la copertina con un’opera dell’artista pubblicato sulla rivista: qui nel link trovate tutti i volumi sinora usciti.
Chi è Bianca Laura Petretto
Originaria di Oristano, ha studiato a Cagliari, viaggiando poi in diversi Paesi nel suo lungo percorso formativo e professionale. Laureata in Lettere moderne e in storia dell’arte. È specializzata in arte, perito di arte moderna, arti orientali e arte contemporanea presso il Tribunale di Cagliari. Ha svolto attività come esperta di arte e comunicazione nella Commissione Eccellenza dell’Ordine degli Architetti di Cagliari ed è esperta per l’editoria in Over Unione Europea, Regione Sardegna. Giornalista pubblicista, fa parte come regista di Film Commission. Curatrice d’arte contemporanea. Editrice e direttrice di aínas Magazine, rivista internazionale d’arte. Editrice di Happy Hour Edizioni, classici moderni e contemporanei. Direttrice artistica di B&B Art Museo d’arte contemporanea di Collinas (link sul museo).