Giornali, storia e retroscena

In oltre 600 pagine tre anni di ricerca di Andrea Corda

“I giornali sardi dal 1948 al 2010” è il titolo del lavoro, durato tre anni, del ricercatore e giornalista Andrea Corda. Il volume, di 600 pagine (304 sul Pdf allegato), è la conclusione del suo dottorato di ricerca per l’Università, ma anche un prezioso contributo allo studio dell’editoria in Sardegna che, a dire il vero, sinora è stato limitato ad una cerchia di pochi specialisti e appassionati. La bibliografia è piuttosto carente riguardo a diversi periodi, in particolare per ciò che interessa i quotidiani, mentre è più abbondante per la stampa periodica e di partito.

La Sardegna, terra povera e con un’indice di analfabetismo che arrivava al 90 per cento degli abitanti sino alla seconda età dell’Ottocento, tuttavia ha visto nascere un gran numero di riviste periodiche (oltre un centinaio di testate) nel Diciannovesimo secolo, affiancate dai primi quotidiani che si sono confrontati a livello locale e regionale. I due quotidiani storici, L’Unione Sarda di Cagliari (1889) e La Nuova Sardegna di Sassari (1891)  sono ancora oggi e voci autorevoli della stampa sarda e continuano ad essere presenti in edicola e online nonostante la grave crisi che ha coinvolto il settore a partire dal 2008 in tutta Italia. I giornali di carta resistono strenuamente, seppure continuano a perdere copie e lettori, rappresentando un bene inestimabile per la democrazia e la società libera dai condizionamenti della politica e dei potentati finanziari.

Importante contributo alla storiografia specialistica

Il lavoro di Andrea Corda, dunque, va a completare in modo dettagliato e puntuale i diversi studi sulla materia e sicuramente aggiunge un’abbondante parte documentale alle molte lacune lasciate sinora aperte dalla storiografia e dalla ricerca. In particolare, oltre alla narrazione storica, politico, economica e sociale del periodo in esame (i sessant’anni dall’istituzione della Regione Autonoma della Sardegna alla prima decade del Terzo millennio) si concentra sulle vicende che hanno portato alla nascita dei vari quotidiani in contrasto con le due testate secolari.

Nell’opera, grazie a un meticoloso e paziente lavoro di ricerca negli archivi, emergono i retroscena politici e amministrativi per acquistare i giornali e le tv locali, le battaglie politiche e sindacali per la libertà di stampa, la difesa delle testate e del posto di lavoro.

Corda mette a nudo il dibattito politico che negli anni Settanta portò alla proposta e infine alla bocciatura della Legge sulla stampa che avrebbe salvato quotidiani in crisi finanziaria lasciando il campo libero alle testate “amiche” (che poi erano L’Unione e La Nuova) sotto il controllo della Sir di Rovelli e legate in qualche modo ai partiti di governo. E poi svela segreti (che segreti non sono visto che bastava andarli a cercare nei documenti di Tribunali e Camere di Commercio) dei numerosi passaggi di proprietà di giornali e televisioni locali, raccontando l’ascesa (e per alcuni la successiva caduta) dei nomi famosi e meno noti dell’editoria sarda. Chi ha interesse e voglia vada a trovarli tra le pagine dei capitoli che riguardano proprio i maggiori quotidiani. Emergono dagli atti di archivio e da interviste a personaggi dell’epoca, conferme degli intrecci tra politici, finanzieri, imprenditori, editori puri o diventati poi anche editori partendo da altri lucrosi business.

Il caso Sardegna nel panorama editoriale italiano

Il lavoro di ricerca tuttavia mostra come la Sardegna – nonostante le difficoltà economiche e sociali – sia stata in grado di esprimere alcune iniziative giornalistiche all’avanguardia in Italia e in Europa: la nascita delle radiotelevisioni private, l’uscita di uno dei primi esperimenti di quotidiani a colori, il primo caso nel nostro continente di quotidiano on line, fino alla free press di seconda generazione e al sistema televisivo digitale terrestre.

Un’opera che difficilmente troverà un editore per uscire in libreria, data la mole e l’argomento sicuramente specialistico, ma fondamentale per chi si occupa di editoria, per gli studiosi della materia e non ultimi gli stessi giornalisti, i primi a non conoscere la loro storia.

Andrea Corda si inserisce a pieno titolo nel solco degli studi sulla stampa in Sardegna al centro del lavoro del compianto prof. Manlio Brigaglia e dei “discepoli” della sua cattedra dell’ateneo sassarese tra i quali Giuseppina Fois e Sandro Ruju, dei docenti cagliaritani  Laura Pisano (Storia del giornalismo) e Francesco Atzeni (Storia Contemporanea), dei giornalisti come Gianni Filippini, Rosario Cecaro, Vittorio Scano e qualche altro ancora, dei quali troviamo ampie citazioni nelle pagine e soprattutto nella dettagliata bibliografia.

Infine mi piace sottolineare che Corda riprenda, con importanti approfondimenti, diverse parti del mio libro “I quotidiani sardi dalla linotype a web” (Cuec, 2014), che avevo pensato e realizzato come agile manuale per la cattedra di “Teoria e Tecnica del linguaggio giornalistico” da me tenuta tra il 2008 e il 2015.

Oggi finalmente, anche grazie al volume di Corda, possiamo dire di avere a disposizione informazioni sufficienti per scrivere una “Storia dei giornali in Sardegna” dalle prime gazzette ai quotidiani moderni, sulla base di ampio materiale e, ovviamente, con la possibilità di visionare le copie conservate nelle biblioteche anche in forma digitale.

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I contenuti della ricerca

Pubblichiamo in questo sito (vedi il titolo seguente) l’intero volume in forma Pdf, a disposizione – per gentile concessione dell’autore – degli studiosi e di chi è interessato a scoprire i retroscena dell’editoria regionale.

Per una più rapida consultazione del Pdf ecco l’indice dei capitoli con i contenuti.

Introduzione 

Capitolo 1. L’avvento della Regione Autonoma e il ruolo del giornalismo

Capitolo 2. La stampa cattolica nel secondo dopoguerra e l’arrivo della televisione in Sardegna (1956)

Capitolo 3. Anni Sessanta: la “rinascita” della Sardegna raccontata dalle riviste periodiche.

Capitolo 4. La Sardegna “vista da fuori” attraverso le inchieste del «Corriere della Sera», del settimanale «Il Mondo», e le pagine sarde dei quotidiani «l’Unità», «Il Popolo»,«Il Giornale d’Italia» e «Il Tempo» (1947- 1972)

Capitolo 5. Anni Settanta: la crescita del movimento sindacale, le proposte politiche contro la concentrazione editoriale e la nascita di un nuovo giornale, «Tuttoquotidiano» 

Capitolo 6. La nascita e lo sviluppo delle radiotelevisioni private

Capitolo 7. I grandi temi dei giornali sardi

Capitolo 8. Anni Ottanta: la crisi della Sir, il cambio della proprietà a «La Nuova Sardegna» e a «L’Unione Sarda» e il lancio di due nuove testate quotidiane

Capitolo 9. Gli anni Novanta: la Sardegna protagonista nel lancio di Internet, da «Video On Line» a «Tiscali», da Nicola Grauso a Renato Soru.

Bibliografia

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Andrea Corda

Chi è l’autore    

Andrea Corda (Carbonia, 1981) si è laureato in Scienze della comunicazione all’Università La Sapienza di Roma nel 2005 con una tesi dal titolo Dalla gavetta ai banchi. I giornalisti italiani tra praticantato e scuole. Relatore: prof. Mario Morcellini. Dopo un biennio di collaborazione (2003-2005) con alcuni quotidiani (Conquiste del Lavoro, Il Corriere laziale) e con il network radiofonico RDS (Radio Dimensione Suono) diventa giornalista pubblicista nel 2005. Dal 2006 collabora con la prof.ssa Laura Pisano, docente di Storia del giornalismo dell’Università di Cagliari.

Dal 2006 al 2007 dirige la testata giornalistica Tg Più dell’emittente Sulcis Tv, mentre dal 2010 al 2015 è direttore della testata radiofonica Luna Notizie dell’emittente radiofonica Radioluna. Dal 2013 dirige il telegiornale dell’emittente televisiva Canale 40. Nel 2015 consegue il titolo di Dottore di ricerca in Storia moderna e contemporanea presso l’Università di Cagliari, discutendo una tesi dal titolo Il giornalismo in Sardegna dall’istituzione della Regione autonoma ai giorni nostri. Tra conservazione e innovazione. Tutor: prof.ssa Laura Pisano. Da ottobre 2015 è Cultore della materia in Storia del giornalismo (settore disciplinare M-STO/04) presso l’Università di Cagliari.

Duplice Premio per la ricerca

Nel febbraio 2016 il suo lavoro ha vinto il premio per la migliore tesi di dottorato in “Storia del giornalismo” conferito dal Centro Studi sul giornalismo “Gino Pestelli” di TorinoPer il ricercatore si tratta del secondo premio consecutivo: nel dicembre 2015, infatti, gli era stato assegnato per la stessa tesi di dottorato il premio della Fondazione Giovanni Spadolini – Nuova Antologia di Firenze.

 

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