Nel novembre del 2003, cinque anni dopo la pubblicazione del primo elenco, L’Unione Sarda rese noto un aggiornamento con altri nomi di vittime della ferocia dei partigiani comunisti di Tito: dai cento nomi usciti nel 1998 si arriva a 142.
Il giornale pubblicò due pagine monografiche della Cultura con l’elenco dei sardi infoibati diviso in due parti:
la prima parte nel giornale del 5 novembre 2003 e la seconda il giorno seguente, il 6 novembre. In allegato i Pdf delle due pagine e della Prima pagina che annuncia la notizia.
La pagina del 5 presenta tre articoli: 1. il fondo di apertura di Carlo Figari che inquadra la vicenda storica: 2. la testimonianza di Livio Sorresu, fratello di Efisio, giovane bersagliere cagliaritano scomparso nelle foibe; 3. un secondo articolo di Carlo Figari su altre storie di sardi infoibati: “Così uccisero i sardo del Sulcis”.
La pagina del 6, invece, presenta un articolo di Fabio Maria Crivelli, l’ex grande direttore del giornale, che ben conosceva l’argomento essendo la sua famiglia istriana e lui stesso nato a Capo d’Istria; un articolo di Carlo Figari su un convegno svoltosi a Cagliari con la partecipazione dell’esule giuliana Marisa Briugna che nell’occasione parlo della sua esperienza presentando un suo libro di memorie. E sotto la seconda parte dell’elenco delle vittime sarde.
L’instancabile ricerca di Mauro Pistis
Gran merito dell’opera di ricerca va allo studioso di Carbonia Mauro Pistis, presidente dell’associazione culturale Sa Lantìa, che da oltre vent’anni promuove iniziative e anche gemellaggi con i paesi dell’istria dove furono mandati a lavorare durante la guerra molti minatori del Sulcis, numerosi uccisi dai comunisti slavi nelle foibe.