Enrico Endrich (Meana Sardo, 17 ottobre 1899 – Cagliari, 5 dicembre 1985) è stato un politico e avvocato, podestà di Cagliari, parlamentare ed esperto d’arte. Dopo iniziali simpatie sardiste, aderì fra i primi al fascismo come una parte importante dei sardisti. Nel 1928 diventò podestà di Cagliari e durante il mandato rese famoso l’architetto razionalista Ubaldo Badas, facendone suo mecenate con l’assunzione all’ufficio tecnico del comune e commissionandogli le prime opere. Restò alla guida del Comune fino al 1934, dimostrando autonomia di giudizio anche nei confronti del governo nazionale: per suo volere, Cagliari fu tra le poche città che non vide sventrato il proprio centro storico in nome del monumentalismo urbanistico perseguito dal regime Dal 1934 al 1940 fu segretario federale del Partito Nazionale Fascista di Cagliari. Nel 1939 fu Consigliere della Camera dei Fasci e delle Corporazioni. Nel dopoguerra ricoprì importanti ruoli politici nella destra parlamentare, ma soprattutto si dedicò all’attività forense considerato come uno dei maggiori e più celebri penalisti sardi e alla sua passione per la critica d’arte. A proposito scrisse un esemplare saggio su L’Almanacco di Cagliari (1972) di cui era una delle firme più prestigiose, che ricostruisce la biografia e l’opera di Filippo Figari. Una vecchia amicizia e la condivisione di numerosi progetti per valorizzare l’arte e gli artisti sardi (la creazione della Galleria d’arte contemporanea ai Giardini pubblici è stata l’opera più significativa) ha legato i due grandi personaggi che nel ventennio fascista seppero svolgere un ruolo pubblico e indipendente che ebbe importanti frutti. Oltre alla Galleria comunale, organizzarono numerose mostre, convegni, pubblicazioni e si prodigarono per dare aiuti materiali con borse di studio e partecipazione a eventi anche fuori dall’Isola ai migliori artisti sardi.
In questo post, con il benestare del direttore della rivista Vittorio Scano, in allegato proponiamo il Pdf dell’articolo di Endrich su Filippo Figari.